Nel mio orto di montagna c’è un posto speciale per la calendula, fiore semplice e dai colori caldi giallo-arancio, dalle benefiche proprietà per la nostra salute. Lascio che i suoi semi, sparpagliati sul terreno in modo naturale, producano i fiori fra gli ortaggi e le erbe aromatiche, per aiutarli ad allontanare i parassiti. Fiorisce a lungo, le mie care apine gradiscono il suo polline e il suo colore mi rallegra: perché, dunque, non riservarle lo spazio che merita?
Ho messo in pratica una semplice ricetta per preparare l’oleolito di calendula.
Raccolgo le corolle e le metto a seccare su fogli di carta assorbente in un luogo buio e aerato. E’ preferibile usare i fiori secchi perché, freschi, potrebbero far irrancidire l’oleolto.
In un contenitore di vetro, verso i fiori e olio extra vergine d’oliva, in proporzone di 1:10 (es.: 10 g di fiori e 100 g d’olio) e lascio al sole per 40 giorni. Filtro attraverso una garza, strizzando bene i petali, e conservo l’oleolito in una bottiglia di vetro scuro al buio. E’ un ottimo lenitivo e cicatrizzante della pelle.