Il terreno dell’orto è pronto, caldo e asciutto, le aiuole sono state definite, le temperature sono ottimali: è giunto il momento di provvedere alla semina e al trapianto delle piantine.
La mia tendenza è quella di seminare direttamente, tuttavia alcune piantine le compro al mercato: porri, verza, cavolo nero, sedano e prezzemolo.
Un consiglio che voglio dare è di seminare molto rado e di trapiantare le piantine lontane tra loro. Quando abbiamo la bustina di semi in mano, abbiamo la tendenza a svuotarla e di porre tutti i semini nel solco segnato. Questo errore danneggia le piantine, che germoglieranno troppo vicine e ci costringerà, a malincuore, a strapparle; possiamo benissimo regalare la semente avanzata a qualcuno o conservarla in luogo asciutto per utilizzarla l’anno successivo. Per vedere se la loro capacità germinativa è buona si può fare una semplice prova: si spargono alcuni semi su foglio di carta assorbente umida e se almento la metà di essi germoglierà, potremo riutilizzare la semente.
Altro errore in cui si incorre spesso è di trapiantare troppo vicino, senza tener conto dello sviluppo della pianta nel tempo: ora ci sembra che ci sia fin troppo spazio fra loro, ma tra un mese saranno compresse. Per il trapianto la giornata ideale è quella con cielo coperto e terra umida; le piantine vanno innaffiate con acqua a temperatura ambiente, non dall’alto, ma su tutta l’area delle radici.
Anche nel caso di piantumazione di ribes, alberi o piante di fiori bisogna ricordare dello sviluppo che avranno nel tempo: perciò lasciate loro SPAZIO!